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Meditazione proposta da Maurizio Muraglia; leopardi

Percorsi della fragilità umana in letteratura: LEOPARDI

Ultimo dei 7 vizi capitali: la lussuria




Finalmente in presenza per l'ultima meditazione laica del mercoledì! Con non poca emozione abbiamo riaperto le porte della Casa dell'equità e della bellezza, rispolverato il pianoforte (che ci ha sorpreso rendendosi meno stonato del solito... forse perché contento degli amici ritrovati?) e sistemato le apparecchiature per il collegamento in streaming perché non vogliamo perdere quegli amici che in questo anno e mezzo ci hanno seguito da Ostuni, Pinerolo, Canicattì e altri posti ancora.

Nell'ultimo incontro abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con l'ultimo dei 7 vizi capitali: la lussuria. Laura e Maurizio ci hanno accompagnato in un viaggio "plurale":  le parole di Dante, immense e al di là di ogni epoca, hanno trovato espressione nelle opere "fantasiose e perverse" di Roberto Ferri, con i suoi nudi impudici, voluttuosi e allo stesso tempo innocenti e dolorosi; in Silvio Benedetto con le sue opere su travertino nella Valle delle pietre dipinte dove gli abitanti di Campobello di Licata prestano il volto ai personaggi della Divina Commedia; in Gaetano Previati (nell'immagine in questo post) che ci restituisce Paolo e Francesca nel loro abbraccio eterno sospinti da un vento che sembra quasi di poter sentire se ci si lascia trasportare dalle pennellate filamentose e dinamiche dell'autore. E a chiusura del nostro viaggio personale, Laura, al pianoforte, ci ha avvolti con un estratto  di un brano del compositore René Aubry, dall'eloquente titolo "Seduction". 

Quale pista meditativa ci offre questo viaggio?

C'è un'età particolare per riflettere su questa forza oscura, su questo vizio della volontà dai molteplici aspetti, impossibile da incorniciare in una sola definizione? Cos'hanno in comune due sfortunati amanti quali Paolo e Francesca, vittime di un atroce delitto più che peccatori; il sodomita Brunetto Latini che tanto bene arrecò alla sua città; il seduttore Giasone che ingannò un'innocente; Guido Guinizelli, poeta del Dolce stil novo reo di aver sottomesso  "l'umana legge"  alla forza "dell'appetito"? 

Quali intramontabili passioni umane, quali sensazioni e sentimenti veicolano questi personaggi e con i quali ancora oggi possiamo confrontarci in un dialogo senza tempo?

L'unica risposta possibile è: non smettiamo mai questo confronto e lasciamoci interrogare dall'Arte in tutte le sue forme

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