Quattro giovani malviventi in fuga
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Arte e spiritualità
Mercoledì 18 dicembre 2019
dalle ore 18,00 alle ore 19,15
meditazione filosofica dialogata.
Conduce Adriana Saieva sul tema:
"Arte e spiritualità laica".
La Casa aprirà mezz’ora prima (alle ore 17,30) per accogliere i partecipanti: alle 18,00 in punto si spegneranno i citofoni.
L'immagine della scultrice Louise Bourgeois è di Arturo Espinosa from barcelona, Cataluña (España) - Louise Bourgeois, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=56809366
L’Arte è un modo di meditare
tratto dal sito di Valerio Loda www.micurodime.it
Molti di noi hanno sentito parlare dei
benefici della meditazione, ma a volte faticano a praticarla. Sono meno
conosciuti i profondi benefici del lavoro artistico. Fare arte è un altro modo
per accedere ad uno stato meditativo della mente e ai profondi miglioramenti
che questo ci porta.
"L'arte è una garanzia di salute
mentale", ha detto Louise Bourgeois, artista franco-americana morta nel
2010 all'età di 98 anni. Ha anche poi aggiunto,
"... Questa è la più
importante delle mie riflessioni." Per Bourgeois, l'Arte - fare arte - è
stato uno strumento per far fronte alla ogni sua travolgente emozione. Dice che
ricorda quando era una bambina faceva e a tavola piccole sculture con le
briciole di pane - era il suo modo di rapportarsi con il padre
autoritario. L'arte era più che una semplice se via di fuga - in quei
momenti difficili ha mantenuto sana la sua mente.
L'arte terapia ha un effetto curativo per
molti disturbi tra i quali depressione, traumi e malattie. Ed è efficace
per età, sesso o etnia. In un recente studio di pazienti affetti da
cancro, è stato rilevato che un intervento di arte-terapia - in
associazione con i trattamenti convenzionali come la chemioterapia e le
radiazioni - non solo ha diminuito i sintomi tipicamente associati al cancro,
come il dolore, la fatica e l'ansia, ma ha anche aumentato l'aspettativa di
vita. Lo studio, hanno detto i suoi autori, si è basata sulla convinzione che
"il processo creativo che avviene nella realizzazione di opere
d'arte migliora la qualità della vita ed è salutare quando viene usato per
aiutare i pazienti, o le loro famiglie, ad aumentare la consapevolezza di sé,
far fronte ai sintomi negativi e li aiuta ad adattarsi alle esperienze
stressanti e traumatiche. "
L'arte non è solo strumento di guarigione per le
persone che soffrono di malattie gravi. Ci sono almeno altre quattro
ragioni per cui l'attività creativa è utile al benessere psicologico:
1. L'arte è un veicolo per la
meditazione e l'auto-connessione
La maggior parte di noi può capire che l'arte
offre una via di fuga ad una realtà a volte dura, ma da dove viene il suo
potenziale di guarigione? L'arte migliora lo stato della nostra
mente: godere di stabilità emotiva è di grande aiuto per assumerci la
responsabilità di come ci sentiamo.
La ricerca ha dimostrato il potere della
meditazione e lo ha spiegato scientificamente. Uno dei motivi per cui la
meditazione è così potente è che favorisce l'accettazione. Fare arte è un tipo
di meditazione, un'attività della mente che aumenta la consapevolezza, sottolinea
l'accettazione di sentimenti e pensieri senza giudizio e favorisce il
rilassamento del corpo e della mente.
L'arte, come la meditazione, permette di
crearci spazio interiore che oltrepassa i nostri pensieri ansiosi, spesso
negativi e di connetterci con il nostro vero sé - in contrasto con il senso fugace
o la falsa identità che abbiamo quando siamo troppo coinvolti dai nostri
pensieri e dalle emozioni. Eckhart Tolle, maestro spirituale, scrive:
"L'identificazione con i pensieri e le emozioni che accompagnano questi
pensieri crea un falso senso mentale fatto di sé, condizionato dal passato ...
Questo falso sé non è mai felice o soddisfatto. Il suo stato normale è di
disagio, paura, insufficienza, e mancato adempimento. "Creare arte è su
come raggiungere uno stato di coscienza aperto e liberarsi dal
chiacchiericcio costante e debilitante della mente.
2 L’arte ci
fa sentire il flusso di libertà che scorre dentro di noi
Analogamente alla meditazione, l'arte può
aiutarci ad attingere ad una parte più profonda e più tranquilla di noi.
Entriamo in uno stato di flusso e e di consapevolezza. "Tutti i veri
artisti, che lo sappiano o no, creano a partire da un luogo di non-mente, uno
stato di quiete interiore", scrive Tolle. Gli artisti sperimentano che
l'attività creativa ha il potere di attingere ad uno spazio di vera coscienza
dell'essere, privo di interpretazione. In questo spazio ha senso non avere
parametri fisici, corpo, o forma che separa una cosa dall'altra.
3 L’Arte consente una vera auto-espressione di
noi
Il processo di fare arte prevale sulla
necessità di comunicazione verbale. La creatività è essa stessa una lingua e
permette agli esseri umani di collegarsi uno con l'altro - e a se stessi - a
livello non verbale. Nella terapia questo può essere un modo efficace per dire
l'indicibile, come viene mostrato attraverso l'uso di strumenti creativi con i
bambini. Questo spiega anche il modo in cui si può cogliere il nucleo
centrale dell'opera quando si guarda un quadro, una scultura, o si ascolta
musica senza necessariamente conoscere in modo specifico i suoi elementi
essenziali. L'arte esiste con i suoi parametri non verbali e si
auto esprime
4. L'arte ci
aiuta a diventare stabili e centrati
E' interessante notare che Bourgeois,
quando le venne chiesto di commentare il suo ampio corpus di lavori che
abbracciano tutta la sua vita, disse ciò che la impressionava di più "era
quanto costante e coerente sono stata." Forse abbiamo bisogno di
ridefinire il lieto fine dei libri di fiabe. La felicità può essere, più
che un modo di sperimentare alte vette (spesso seguite da abissi profondi) a
ricerca di uno spazio che fornisce stabilità e connessione costante la
nostra parte più profonda, con il nostro vero sé.
Arte come
meditazione –intervista a Matthew Fox
Quando la spiritualità è
autentica rimangono ben poche differenze tra Oriente e Occidente.
Domanda: In un mondo che concepisce l’arte come un prodotto, come si
concilia il tuo insegnamento dell’arte come meditazione come chiave per
invertire l’impoverimento spirituale del mondo industrializzato?
Fox: L’arte
come meditazione è una basilare forma di preghiera della tradizione spirituale:
è molto antica ed è la ragione per cui non esisteva disoccupazione fra i
nativi. Un’aborigena
una volta mi diceva: “Nella nostra cultura, tutti lavoravano quattro ore al
giorno e facevano delle cose”. L’idea complessiva è che ognuno ha qualcosa da dare
creativamente alla comunità. E questo è il lavoro veramente soddisfacente ed è
da esso che nasce la saggezza e la gioia, che sono ancora una volta materiali di cui
l’attuale civilizzazione scarseggia moltissimo.
La chiave è spostarsi dall’arte come prodotto alla comprensione che,
entrando nel processo artistico, ascoltando le proprie immagini interiori e
dando loro vita attraverso il corpo e la danza, attraverso la poesia o la
musica, attraverso il colore o la creta, si è coinvolti in un atto sacro di connessione e creazione comune
del divino e della natura stessa.
L’arte
sveglia la gratitudine, il rispetto e il gioco, perché è senza “perché”, senza
scopo. Ecco quale è il gioco: riportare tutto ciò all’anima umana, alla
coscienza umana e alla nostra società e ricreare un nuovo equilibrio umano. Ovviamente le
nostre vite sono prese da obbiettivi, da perché e pagamenti di conti e
spostamenti di luogo, ma quello che si cerca è l’equilibrio. Se fossimo
equilibrati, avremmo uno stile di vita completamente diverso e non avremmo
bisogno di andare alle Bahamas in vacanza. Come mi diceva un giorno un
nativo americano che un giorno alla settimana aveva l’abitudine di andare a
sedersi ai bordi di una freeway in California a guardare. Mi diceva: “voi
bianchi state sempre andando da qualche parte, non siete mai qua”. L’arte
riporta nel presente. Devi essere nel qui e ora con la creta. E’ divertente,
arricchente!
Matthew
Fox
Il brano è tratto da un’intervista alla rivista inglese “Kindred
Spirit”. Cit in MEDITARE .NET
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